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I RISCHI CONNESSI AL LAVORO SPECIFICO

MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI 

L’attività principale dell’unità produttiva consiste in un continuo spostamento  della merce: carico, scarico e spostamento nei locali sugli appositi scaffali.
Tale attività è svolta prevalentemente in modo manuale, anche se supportata  in maniera importante dall’aiuto di sistemi di movimentazione su ruota (rolls; carrelli; transpallet) che contribuiscono a diminuire notevolmente lo sforzo fisico dei lavoratori che la eseguono.

La movimentazione manuale dei carichi può costituire un rischio per il nostro apparato muscolo-scheletrico in particolar modo nei seguenti casi:
-   qualora i pesi da movimentare siano troppo pesanti (maggiore di 25 kg per i maschi e di 15 kg per le femmine) o eccessivamente ingombranti;
-   qualora si debbano effettuare in posizioni scomode (ad es. in spazi ristretti, con torsioni o con la presa del carico troppo distante dal corpo);
-   lo sforzo sia eccessivo (in relazione al peso del carico, alla frequenza della movimentazione e alla durata nel tempo dell’operazione);
vi siano particolari fattori individuali che aumentano il rischio (ad es. inidonei fisica, abbigliamento non adatto, mancanza di formazione ed esecuzione di movimenti scorretti, ecc.).
Di prassi si considera che possa esporre a rischio la movimentazione manuale di oggetti con peso superiore ai 5 kg, effettuati con una frequenza di movimento intensa e svolti in modo continuato per diverse ore al giorno.

Utilizzare al meglio i sistemi meccanici messi a disposizione è un aiuto che diminuisce notevolmente lo sforzo fisico richiesto, così come l’organizzazione del lavoro è contestualmente importante a tal fine (ad es. la rotazione delle mansioni, spostamenti particolarmente gravosi effettuati da due o più persone, ecc.).
Inoltre, a tali aspetti preventivi si aggiunge quello dell’informazione e della formazione che permette di far conoscere come eseguire i movimenti necessari nella maniera meno dannosa per il corpo.
L’applicazione corretta e costante e l’uso integrato di tali aspetti ha come effetto certo quello di ridurre in modo importante il rischio che la movimentazione manuale dei carichi comporta per la salute dei lavoratori.

Trans pallets elettrici

Per i carrelli elettrici, controllare che i tappi della batteria siano ben chiusi per evitare le esalazioni ed il travaso del liquido nel cassone.
Non avvicinarsi ad una batteria sotto carica con fiamme. Si può provocare lo scoppio o l’incendio dei gas prodotti dall’elettrolita in ebollizione.
Ricordarsi che l’efficienza del mezzo è legata al modo e all’abilità del carrellista nel saperlo condurre.
Chiudere l’interruttore mediante l’apposita chiave, affinchè il mezzo non sia utilizzabile da persone non autorizzate.

Conduzione dei carrelli 

La stabilità del carico deve essere verificata prima di iniziare le operazioni di sollevamento o di trasporto.
Il carico deve essere trasportato sempre ed esclusivamente a forche abbassate. L’accatastamento ed il prelievo dei materiali, dopo aver posizionato il carrello in prossimità dello scaffale, deve essere fatto con perizia ed accortezza.
La velocità dei carrelli nei luoghi di lavoro e in strada deve essere moderata in relazione alle condizioni dei corridoi e dei passaggi.

Le frenature devono essere eseguite con prontezza e cautamente, evitando quelle brusche ed incontrollabili che possono causare la caduta del carico.
Per fermarsi, senza provocare eventuali incidenti, occorre diminuire in tempo la velocità del carrello, togliendo con progressione e lentamente il piede dall’accelleratore e frenando dolcemente.
Dove non specificato, l’invertitore di marcia non deve essere utilizzato come freno.
Su strada con avvallamenti o con altre asperità o irregolarità del terreno, usare la massima attenzione e precauzione, diminuendo anche la velocità.
É vietato e molto pericoloso trasportare persone sul carrello elevatore.

Al termine del lavoro lasciare il carrello nella migliore condizione d’uso. Ricordare inoltre che tutte le norme che regolano la circolazione dei veicoli all’esterno valgono anche all’interno, sia per quanto riguarda l’attraversamento di incroci, la precedenza, l’obbligo di marciare sulla destra, ecc... sia per tutti gli altri suggerimenti tecnici e prudenziali.


COME PROVENIRE LE LESIONI DORSO-LOMBARI

 


I NUOVI RISCHI 

Conduzione dei carrelli 

Secondo l’Accordo Europeo dell’08 ottobre 2004 di cui si riporta il testo:
Lo stress è uno stato, che si accompagna a malessere e disfunzioni fisiche, psicologiche o sociali ed che consegue dal fatto che le persone non si sentono in grado di superare i gap rispetto alle richieste o alle attese nei loro confronti. L’individuo è capace di reagire alle pressioni a cui è sottoposto nel breve termine, e queste possono essere considerate positive (per lo sviluppo dell’individuo stesso – ndt), ma di fronte ad una esposizione prolungata a forti pressioni egli avverte grosse difficoltà di reazione. Inoltre, persone diverse possono reagire in modo diverso a situazioni simili e una stessa persona può, in momenti diversi della propria vita, reagire in maniera diversa a situazioni simili. Lo stress non è una malattia ma una esposizione prolungata allo stress può ridurre l’efficienza sul lavoro e causare problemi di salute. Lo stress indotto da fattori esterni all’ambiente di lavoro può condurre a cambiamenti nel comportamento e ridurre l’efficienza sul lavoro.Tutte le manifestazioni di stress sul lavoro non possono essere considerate causate dal lavoro stesso. Lo stress da lavoro può essere causato da vari fattori quali il contenuto e l’organizzazione del lavoro, l’ambiente di lavoro, una comunicazione “povera”, ecc.

L’organizzazione dei punti vendita vede precise mansioni da un lato ed alcuni spazi di discrezionalità di esecuzione dall’altro lato. Durante i corsi di formazione si invitano i lavoratori a mantenere un buon dialogo fra i medesimi e con la clientela e di comunicare qualsiasi problema e/o difficoltà di comprensione e/o lavorativa al proprio responsabile. Non vi sono forme di pressione per l’ottenimento di risultati bensì la condivisione con i preposti dei punti vendita stessi di traguardi raggiungibili a cui avvicinarsi.
Pertanto non vi sono forme di obbligatorietà di performance e/o livelli di vendita che possano mettere in stato d’ansia i lavoratori ed i preposti dei punti vendita. In caso di problematiche di comunicazione tali vengono risolte attraverso il dialogo fra i lavoratori, il loro preposto, gli area manager e la direzione del personale. Allo stato attuale delle relazioni sia sindacali, sia dirette fra la Direzione Aziendale, i preposti ed i lavoratori non si rilevano episodi di stress direttamente correlabili alle mansioni dei lavoratori medesimi in quanto, in caso di disagio, su loro stessa segnalazione e/o richiesta vengono utilizzati in mansioni più consone alle loro esigenze.
Rimane in ogni caso lo stress di un impegno lavorativo con orari da rispettare e mansioni da compiere con diligenza, data l’imponderabilità dello stato di stress di ciascuna persona presente nel punto vendita.
Vi è la raccomandazione ad ogni preposto, sia di punto vendita che di reparto, di evidenziare eventuali disagi dei lavoratori dovuti allo stress e di comunicare tale fatto alla direzione aziendale affinchè il lavoratore possa ricevere adeguata assistenza.

Rischio derivante dallo stato di gravidanza

All’interno dei punti vendita non vi sono mansioni che possano esporre le lavoratrici in stato di gravidanza a gravi rischi diretti ed indiretti tali da compromettere la loro salute o la salute del nascituro. Tuttavia essendo presenti mansioni con prevalente postura in piedi e moderata movimentazione dei carichi le lavoratrici, all’atto dell’annuncio della gravidanza, hanno la facoltà di fare istanza di “gravidanza a rischio” presso il Servizio Lavoro della Provincia Autonoma. Nel caso in cui la lavoratrice richieda di poter continuare tale mansione fino all’ inizio convenzionale dell’assenza per gravidanza, vi è la raccomandazione che la medesima non si esponga a mansioni gravose.  In maniera analoga vale per il ritorno al lavoro delle neo-mamme alle quali vengono riconosciute le tutele di legge.

Rischio derivante dalla diversità di genere

In merito alla diversità di genere ovvero Femminile e Maschile, data la pecu liarità dei punti vendita e le mansioni a cui vengono destinati i lavoratori, non  vi sono lavori di esclusiva pertinenza di un genere, ma la preferenza di un genere a svolgere tali mansioni. Il personale dei punti vendita è prevalentemente femminile, questo può essere legato sia alla tipologia di lavoro, che prevede il contatto con le persone, sia all’esigenza, tipicamente femminile, di poter svolgere funzioni non gravose in ambienti generalmente confortevoli.  Non sono inoltre presenti lavori e/o mansioni che prevedano di permanere e/o operare in ambienti umidi e/o bagnati se non per brevi periodi e con l’utilizzo degli appositi Dispositivi di Protezione Individuale.

Nei punti vendita non vi sono gerarchie di genere prefissate in quanti entrambi i sessi sono ben rappresentati in tutte le mansioni comprese quelle direttive. La Direzione Aziendale non tollera alcuna forma di discriminazione e/o molestia di alcuna natura; tali principi sono ben evidenziati all’atto dell’assunzione e nell’ambito delle riunioni periodiche con i lavoratori ed i preposti.

Rischio derivante dalla diversità di etnia, lingua, usanze e tradizioni

In funzione della territorialità dell’impresa, ed in funzione del fatto che i punti vendita sono al servizio non solo dei grandi nuclei urbani ma anche di centri minori dell’area del nord est italiano, In merito a tale rischio l’impresa ha scelto da tempo di utilizzare personale che provenga da una comune identi tà territoriale e storica che abbia in comune un’educazione di base legata all’impegno ed alla crescita sociale ed al rispetto delle diversità.
Cultura di base presente prevalentemente nelle aree dell’Europa centrale e presente nel mondo anglosassone. In considerazione dell’indole delle popolazioni servite dai nostri punti vendita si rende necessario potersi avvalere di personale affidabile, legato al territorio, per quanto immigrato. Allo stato attuale vi è la presenza di personale proveniente dall’est europeo con una prevalenza dell’area balcanica, vi sono tuttavia anche lavoratori dell’area nordafricana, del Latino-america, nonché dell’Asia centrale. In totale i lavoratori di provenienza estera si aggirano su pochi punti percentuali del numero totale del personale.
All’atto dell’assunzione vi è la sensibilità di accertare la capacità di comprensione e di espressione della lingua italiana nonché la predisposizione allo spirito di servizio che caratterizza il personale dei punti vendita, tale selezione vale anche per il personale di madrelingua italiana. In merito ai lavoratori provenienti da altri Paesi, sia comunitari che extracomunitari, si privilegia l’assunzione di lavoratori ormai radicati nel territorio, presenti in Italia da più anni e con una buona comprensione della lingua italiana nella sua espressione corrente.


LAME E/O CORPI TAGLIENTI 

Gli oggetti affilati, i coltelli e le taglierine utilizzati nei supermercati durante le attività, possono essere causa di infortuni. La maggior parte di questi possono essere evitati se si applicano le seguenti facili regole:
Per l’apertura di imballi, utilizzare preferibilmente taglierine, estraendo solo un segmento di lama alla volta. Evitare l’uso di coltelli a lama lunga per tali operazioni.
La direzione del taglio deve essere parallela al petto in modo che la lama non venga trascinata verso il proprio corpo. L’altra mano, o parti di essa, non deve essere interposta tra l’oggetto da tagliare e quella che tiene l’utensile.
-   Durante l’operazione fare attenzione anche all’ambiente circostante ed in particolar modo alla presenza o al passaggio di eventuali persone in modo da non rischiare di colpirle.
-   Per il taglio di alimenti, utilizzare coltelli a lama lunga adatti al caso specifico (pane, carne, formaggi, ecc.) e mantenerli con la lama ben affilata.

Per l’utilizzo professionale dei coltelli nei singoli reparti quali: macelleria, gastronomia, pesce, verdure, pane, pizza, grill, verdure cotte e pronte; i lavoratori prima di essere impiegati in tali reparti devono essere specificatamente informati e formati all’utilizzo dei coltelli e delle macchine pericolose quali le affettatrici, i tritacarne, le confezionatrici e le altre macchine presenti nei reparti, mediante apposita forma- zione effettuata dai preposti e dai responsabili di reparto utilizzando specifici manuali ed istruzioni operative scritte che vengono consegnate ai lavoratori.
E’ inoltre obbligatorio non lasciare oggetti taglienti incustoditi e riporli nella loro custodia o far rientrare totalmente la lama, se estraibile, appena ultimato il lavoro. Si evidenzia che anche eventuali frammenti di vetro possono essere estremamente pericolosi.
Occasionalmente le bottiglie possono rompersi durante la loro manipolazione e, se contengono bevande con gas e sono difettate, oppure per un eccessivo riscaldamento o perché subiscono degli urti, possono anche esplodere quando sono maneggiate.
Per questa ragione quando si tratta di bevande gassate, birra, vino o spumante si deve evitare il riscaldamento delle bottiglie ed usare la massima precisione durante il loro spostamento e posizionamento sugli scaffali, maneggiando le bottiglie in verticale e afferrandole, preferibilmente, “per il collo”.


CADUTE DALL'ALTO

Operazioni di accatastamento della merce sugli scaffali.
Nei
supermercati di tipo tradizionale lo scaffale di esposizione deve permettere al cliente di raggiungere facilmente anche il punto più alto per prelevara la merce che gli interessa. Nei punti vendita sono a disposizione idonei sgabelli o scalette basse a tre/quattro gradini per permettere ai lavoratori di raggiungere agevolmente il piano più alto degli scaffali ai fini del riassortimento e della pulizia del piano di esposizione. Il lavoratore deve posizionarsi bene al centro dello sgabello e/o degli scalini ed in casi di manipolazione di merci ingombranti farsi passare le medesime  dai colleghi.
E’ vietato utilizzare supporti diversi da quelli messi a disposizione nel punto vendita. Per raggiungere scaffali in altezza è quindi vietato utilizzare, scale diverse da quelle sopra citate, casse di plastica e/o metallo e/o legno, imballi pieni, tavoli e/o tavolini, carrelli e/o qualsiasi altro suppellettile. E’ vietato arrampicarsi sugli scaffali.
Maggiori rischi si presentano nei supermercati organizzati come Cash & Carry,    dove gli scaffali sono molto più alti e vengono utilizzati in modo diversificato: i due più bassi normalmente per la presa diretta da parte della clientela e quelli sovrastanti come magazzino di prima scorta per il cui rifornimento o avvicendamento è  necessario utilizzare carrelli elevatori a motore. In tal caso è molto importante    rispettare le regole di buona tecnica per un accatastamento corretto in quanto i pesi delle merci che possono eventualmente cadere sono tali da costituire un grave pericolo per le persone sottostanti. Bisogna tenere in considerazione che potrebbero verificarsi eventi, quali scosse di terremoto anche lievi, che un buon accatastamento può sostenere senza creare problemi.
In ogni caso è vietato arrampicarsi sugli scaffali, che comunque devono essere saldamente ancorati e fissati, a muro, a pavimento o tra loro, in modo da garantire la stabilità della struttura, ma utilizzare scale o appositi sgabelli per raggiungere le parti di altezza che interessano.


IL LAVORO ALLA CASSA

Il lavoro alla cassa può sottoporre le persone addette ai rischi posturali e di movimentazione dei carichi intesi come merci da far transitare sul laser-scan ner per la lettura dei codici a barra.

Per prevenire eventuali disagi si raccomandano i seguenti comportamenti: 
Postura: L’operatore/ice può scegliere se operare alla cassa in piedi e/o seduto secondo il suo gradimento, si raccomanda in ogni caso di cambiare postura da seduto ad in piedi e/o viceversa almeno per 10 minuti ogni ora, pur continuando le operazioni di cassa.
Movimentazione dei carichi: Far posizionare i prodotti sul nastro trasportatore e farli avanzare mediante l’abilitazione della fotocellula; far transitare lentamente i prodotti sulle superfici del laser-scanner manipolandoli in modo da avere almeno un lato di appoggio della merce sulla superficie del banco laser-scanner in modo da non dover sorreggere tutto il carico della merce. Per i prodotti pesanti e/o ingombranti (casse di bevande - confezioni multiple di bevande altre merci) far permanere tali nel carrello del cliente e digitare il codice breve o utilizzare la pistola laser (Mag. Regina). Evitare in ogni caso di sollevare tali confezioni per farle transitare sul laser-scanner.
Non accumulare materiali, merci e confezioni varie sotto la cassa nella zona dedicata alla mobilità dei piedi.

Provvedere alla pulizia di tutte le superfici in vista con straccio usa e getta impregnato di specifico detergente, utilizzando gli appositi guanti. Effettuare la pulizia del nastro trasportatore a nastro fermo e macchina spenta, per comple tare la pulizia del nastro farlo traslare fino alla parte non pulita ed a nastro fermo e macchina spenta provvedere alla pulizia. Provvedere all’asciugatura di tutte le parti fisse e mobili mediante carta assorbente usa e getta.
In caso di malfunzionamento di qualsiasi parte della cassa bloccare la macchina ed avvisare Il responsabile del punto vendita.
 


REPARTI CON SERVIZI AL CLIENTE

(MACELLERIA, GASTRONOMIA, PESCE, VERDURE, PANE, PIZZA, GRILL, VERDURE COTTE E PRONTE)

Generalità

I reparti con servizi al cliente sono caratterizzati dalla fornitura diretta al clien te di prodotti sfusi o da taglio. Questo prevede inizialmente l’allestimento del reparto con la dislocazione della merce nell’espositore ed il suo ritiro a fine lavoro e, durante l’afflusso della clientela, l’uso di coltelli ed affettatrici elettriche per il servizio. Inoltre vi sono le necessarie attività di pulizia e igiene, particolarmente importanti in quanto si opera nel campo della somministra zione di alimenti. In tali casi i rischi a cui possono essere esposti i lavoratori sono prevalentemente quelli connessi alla movimentazione manuale dei carichi e il rischio da taglio.

Inoltre, la sempre maggiore diversificazione dell’offerta di prodotti di rosticceria (patatine, polli, ecc.) e da forno (pane, pizze, ecc.) anche nell’ambito dell’attività di supermercato, ha portato alla presenza di lavorazioni ed attivi  che, per la necessaria cottura dei cibi, possono implicare per i lavoratori in particolar modo il rischio di ustione.

Allestimento dei banchi 

Per cercare di ridurre lo sforzo alla schiena, derivante dallo spostamento delle merci in vendita e distribuite sia negli appositi banchi sia negli scaffali alle spalle degli addetti al reparto, è opportuno attenersi il più possibile alle seguenti indicazioni:
-   posizionare la merce più pesante e/o ingombrante il più vicino possibile al corpo dell’operatore. Questo significa disporre tale tipologie il più vicine possibile al piano di taglio, se poste nel banco, oppure nei ripiani più bassi, se poste negli scaffali alle spalle dell’operatore. In tal modo l’allungamento necessario per prendere la merce più lontana sarà fatto per merci leggere o sfuse, prelevate singolarmente e quindi molto leggere. In ogni caso appoggiare il corpo allo spigolo smussato del piano di lavoro quando si effettuano i prelievi.

Uso di friggitrici ad olio, grill e forni di cottura

Tali lavorazioni possono comportare, come detto, il rischio di ustione e di scottature. Nel caso di friggitrici ad olio, deve essere posta particolare attenzione affinché nell’olio caldo non cadano gocce di acqua o altri liquidi freddi che provocherebbero violenti schizzi di olio bollente che potrebbero colpire il viso, gli occhi, le mani o altre parti scoperte da indumenti. Pertanto è preferibile riempire i cestelli con le patatine da cuocere lontano dall’olio, se le vasche sono scoperte e poi immergerlo con la quantità completa. Inoltre, il solleva mento dei cestelli va fatto con sicurezza, ma senza acrobazie, scrollando il contenuto per far colare l’olio restando ben sopra alle vasche con l’olio caldo. Coprire le vasche della friggitrice a fine uso. La pulizia e le aggiunte devono essere fatte solo quando tutto l’insieme si è totalmente raffreddato.

Per quanto riguarda l’inserimento e il prelievo delle piastre o dei prodotti nei forni di cottura, utilizzare sempre gli appositi guanti anticalore (DPI) in dotazione al reparto e non stare troppo vicini alla bocca del forno al momento di apertura delle porte per non essere investiti da vapore acqueo caldo (molto  più ustionante dell’acqua bollente).

Uso in sicurezza delle attrezzature taglienti nei vari reparti

Nelle pagine seguenti si riportano i singoli reparti per i quali è previsto il servi zio al cliente con l’utilizzo di utensili e macchinari taglienti. Le disposizioni riportate sono quelle comunicate, e verificate, durante i corsi di informazione, formazione ed addestramento all’utilizzo degli utensili ed attrezzature taglienti.


REPARTO MACELLERIA

Le operazioni di taglio delle carni, la loro lavorazione ed il successivo confezionamento sono tra le più pericolose nell’ambito dell’attività di supermercato alimentare. Tali attività utilizzano attrezzature e macchinari che hanno un grosso potenziale di rischio che, se manomesse o non utilizzate correttamente come da istruzioni, possono essere causa di gravi infortuni.

Taglio manuale

Esistono dei metodi di lavoro che permettono di limitare le posizioni pericolose, ma per disossare e separare in tutta sicurezza, il metodo non è sufficiente. Esistono operazioni pericolose che non è possibile evitare e per le quali è necessario e obbligatorio indossare appositi D.P.I. che di seguito saranno indicati.
Gli arti superiori, il torace, l’addome e la radice della coscia, particolarmente quella destra, dovuto alla direzione che assume il coltello che ha la punta rivolta verso l’ope ratore e che è impugnato prevalentemente con la mano destra.
Occorre, pertanto, preparare tecnicamente gli addetti e proteggere le parti del corpo esposte al rischio con idonei ed adeguati D.P.I., rappresentati da grembiuli in maglia metallica e guanti antitaglio al polso da indossare nella mano che tiene il pezzo su cui si lavora.

Coltelli

Utilizzare sempre i coltelli adatti al tipo di taglio da effettuare. La lunghezza della lama e la forma del manico sono elementi molto importanti da considerare al fine di evitare gesti sbagliati, che potrebbero causare infortuni. Un coltello affilato è meno pericoloso di uno che taglia male, perché richiede meno sforzo per effettuare le operazioni di taglio della carne. Con un coltello affilato diminuisce il rischio che questo, mentre viene infisso con forza per tagliare il pezzo, scivoli improvvisamente e causi tagli, spesso profondi, alla mano opposta a quella che impugna il coltello.

Attrezzature

È bene lavorare in buona posizione. La dimensione del tavolo deve essere adatta al pezzo da tagliare. Occorre lasciare spazio sufficiente tra un lavoratore e l’altro, per evitare che si intralcino o si feriscano inavvertitamente. 
Occorre tenere il tavolo ordinato, assicurandosi che non ci siano coltelli su di  esso, prima di appoggiarvi un pezzo di carne. Numerosi incidenti sono provocati da coltelli che rimangono sotto il pezzo di carne o che cadono dal tavo lo.

Tritacarne

Il rischio più evidente è quello di trascinamento e amputazione delle dita da parte degli organi in movimento. A tal fine, nelle macchina marcate CE, la bocca di carico è progettata e dimensionata in modo che non sia possibile infilare e raggiungere la coclea con le dita. Nonostante questo è comunque indispensabile l’uso dell’apposito spingitore di carne. Inoltre il cono di carico    deve essere conformato in modo tale da evitare il contatto con la coclea.

Confezionatrici con o senza vaschetta

I macchinari automatici di confezionamento presentano pericolo di trascina- mento da parte di organi in movimento e di ustioni nella zona di saldatura. Occorre pertanto verificare che i dispositivi di arresto, di emergenza e di bloc co delle protezioni siano efficienti e correttamente posizionati. Si rende pertanto necessario che i lavoratori non introducano le mani negli organi in moto e/o non seguano le parti di merci da confezionare durante il funzionamento delle confezionatrici.
Nel caso di cellofanatrici manuali unica attenzione da porre è quella di evita re il contatto con la piastrina di saldatura del film che è riscaldata oltre i 70°C ma che, nel contempo, essendo libera non crea alcun pericolo di trattenuta.

Segaossi

È una delle macchine più pericolose, in quanto è dotata di lama verticale che gira ad alta velocità espone l’operatore al rischio di contatto accidentale anche con gravi conseguenze, se non utilizzata correttamente e in linea con le  logiche di prevenzione sulla base delle quali è stata realizzata. A tale proposito si ricorda l’interblocco che impedisce l’accesso agli organi di trasmis sione della lama quando la macchina è in funzione. Durante le operazioni di manutenzione e di pulizia al motore, la macchina deve essere elettricamente disinserita. Per  un suo corretto e sicuro utilizzo si deve, ogni volta sia necessario, regolare l’altezza del carter di protezione verticale della lama a seconda dello spessore del taglio da eseguire ed usare sempre l’apposito spingi- pezzo nella fase di taglio.
Si raccomanda di non utilizzare il guanto antitaglio nella manipolazione dei  pezzi nelle zone limitrofe alla lama in funzionamento.




Affettatrici

Se l’uso ordinario delle affettatrici è effettuato correttamente, con tutti i sistemi  di protezione installati e avvalendosi dell’apposito spingitore e di bloccaggio del pezzo montati a bordo macchina, il rischio di infortunio da taglio è estremamente basso. Il rischio aumenta notevolmente durante le fasi di pulizia e di affilatura della lama in quanto è maggiormente probabile il contatto accidentale con la lama  in movimento. Durante le operazioni di pulizia è obbligatorio staccare la spina elettrica in modo da evitare accidentali ed inaspettati contatti con il pul sante di avviamento e il conseguente avvio della lama e di indossare i guanti     antitaglio di protezione per la manipolazione fino al momento del completo montaggio dell’affettatrice e delle sue protezioni. In fase operativa, usare sempre lo spingitore della carne e tenere il braccio pressore in posizione di lavoro, evitando tagli al “volo”.
ALTRE CARATTERISTICHE: Fondo chiuso per evitare contatto con parti elettriche in tensione. Relais per mancanza tensione per evitare il riavviamento automatico della macchina. 


 


REPARTO PESCHERIA

Il reparto è caratterizzato dalla presenza di banchi esposizione che necessitano la presenza di ghiaccio in abbondanza. Questo implica il rischio di scivolamento in caso di fuoriuscita del ghiaccio; pertanto è necessaria una particolare cura nella preparazione dell'esposizione e manutenzione degli strati di giaccio, avendo cura di mantenere il pavimento asciutto anche mediante la rimozione dell'acqua sulla superficie dei pavimenti con gli appositi tira acqua.


MEZZI PERSONALI DI PROTEZIONE

Guanti di protezione

I guanti proteggono le vostre mani e vi permettono di lavorare più tranquillamente. Sono stati adottati i guanti al polso con cinque dita di maglia in acciaio inossidabile. La loro rottura va segnalata al responsabile, il quale provvederà a sostituirli. E’ necessario pulirli e disinfettarli frequentemente per rispettare le norme di igiene personale e degli alimenti.

Guanti di protezione

Deve essere comodo da portare e provvisto di bretelle larghe che non stringano, né il collo né le spalle. Il grembiule in maglia metallica evita ferite al tronco o all’addome, spesso molto gravi. E’ preferibile indossarlo o sotto l’usuale camice di lavoro o sotto un altro grembiule in tessuto per mantenerlo pulito più a lungo. Periodicamente o a necessità il grembiule va lavato e posto ad asciugare.

Scarpe antiscivolo e antinfortunistica per reparti di lavorazione e servizio al cliente

Le scarpe antiscivolo e antinfortunistica proteggono il personale dei reparti da possibili cadute, dovute al pavimento reso bagnato e/o scivoloso per la particolarità del prodotto trattato. La rottura o usura delle scarpe va segnalata al responsabile, il quale provvederà a sostituirle.  Periodicamente, o a necessità, le scarpe vanno adeguatamente pulite.


UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE ANTITAGLIO, ISTRUZIONI OPERATIVE PER LA SICUREZZA DEL LAVORATORE

guanti antitaglio devono essere indossati per l'esecuzione delle lavorazioni sotto indicate, nel reparto sono presenti tre taglie di guanti: Piccola (colore verde 6,5 -7) Media (colore rosso 8 - 8,5) e Grande (9 - 9,5).
Il lavoratore prima di eseguire le lavorazioni in cui è necessario utilizzare il guanto antitaglio deve provarlo scegliendo fra quelli presenti, verificandone la buona vestibilità e libertà di movimento. A termine dell'attività giornaliera il guanto antitaglio deve essere lavato e sanificato utilizzando il prodotto sotto indicato.
Nel caso in cui la taglia del guanto sia utilizzata da un altro lavoratore si dovrà attendere che quest’ultimo termini le operazioni che sta svolgendo. Nel caso in cui non sia presente una taglia di guanto adeguata alla mano del lavoratore, questi dovrà richiedere la propria taglia al preposto responsabile del punto vendita.

IN NESSUN CASO VANNO SVOLTE LAVORAZIONI E/O OPERAZIONI IN CUI SIANO PREVESTI L'UTILIZZO DEI D.P.I. SOTTO INDICATI IN ASSENZA DEI MEDESIMI O CON I D.P.I. SLACCIATI E/O DI UNA TAGLIA NON ADEGUATA AL LAVORATORE.




REPARTO MACELLERIA USO DEGLI UTENSILI E DEI MACCHINARI TAGLIENTI


REPARTO GASTRONOMIA USO DEGLI UTENSILI E DEI MACCHINARI TAGLIENTI


REPARTO PESCE USO DEGLI UTENSILI E DEI MACCHINARI TAGLIENTI


REPARTO VERDURA USO DEGLI UTENSILI E DEI MACCHINARI TAGLIENTI


REPARTO PANE-PIZZA-GRILL USO DEGLI UTENSILI E DEI MACCHINARI TAGLIENTI


REPARTO VERDURE COTTE USO DEGLI UTENSILI E DEI MACCHINARI TAGLIENTI 


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