LA MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI
E’ noto che i magazzini e/o i depositi di merce sono caratterizzati da una notevole movimentazione di materiale, imballato o sfuso, per la quale ci si avvale di importanti sistemi meccanici (carrelli elevatori di diversi tipi; transpallet elettrici o manuali) che devono essere azionati da personale specificatamente formato e preparato allo scopo.
Nel caso specifico la nostra attenzione sarà rivolta all’utilizzo dei carrelli elevatori a motore elettrico, ai rischi conseguenti, ai sistemi di prevenzione e alle corrette modalità d’uso che offrono maggiore sicurezza all’operatore.
In relazione a tale aspetto, tali luoghi di lavoro devono presentare caratteristiche strutturali atte a permettere la corretta e sicura utilizzazione dei carrelli elevatori.
Essi possono circolare all’interno di tutta l’area di competenza dell’azienda. Pertanto la pavimentazione, sia interna che esterna, deve essere esente da buche o asperità tali che possano creare instabilità al mezzo o al carico che esso trasporta. Anche i portoni e i percorsi dei carrelli devono essere studia ti in modo che via sia la più ampia visibilità.
I principali rischi di infortunio a cui possono essere esposti i lavoratori che utilizzano, direttamente o indirettamente, i carrelli elevatori sono evidenziati nello schema qui sotto.
Per quanto riguarda i rischi per la salute che conseguono all’uso dei carrelli elevatori essi sono minimi, come nel caso specifico, in cui vengano utilizza ti mezzi alimentati a batteria elettrica che non ha emissioni nocive di gas di scarico. Inoltre tali mezzi sono anche poco rumorosi e pertanto non espongono di per sé a rischio di ipoacusia. In ogni caso la valutazione del rumore deve essere effettuata in relazione a tutte le eventuali sorgenti sonore presenti. Nel caso dei magazzini attualmente operativi le valutazioni del rumore hanno evidenziato un livello di esposizione personale giornaliera infe riore agli 80 dB(A) per tutti i lavoratori, qualsiasi sia la mansione a cui sono addetti e pertanto non è presente alcun rischio per l’udito.
La manutenzione del carrello
Periodicamente è importante controllare e annotare le seguenti verifiche:
- il livello dell’olio dell’impianto di sollevamento;
- eventuali perdite di olio o consumi anomali;
- il gioco dello sterzo;
- l’impianto frenante;
- il clacson;
- le ruote di scorrimento.

A fine lavoro, nel momento in cui si riporta alla zona di parcheggio il carrello, è necessario provvedere a:
- abbassare completamente il sistema di sollevamento;
- frenare il mezzo;
- posizionare la chiave sullo “0”, disattivando pertanto l’alimentazione.
Durante l’operazione di carica delle batterie dei muletti elettrici si sviluppano idrogeno e gas infiammabile e pertanto è necessario che:
- il locale di parcheggio e di carica dei carrelli sia ampio e ben ventilato per evitare il rischio di incendio e/o esplosione ;
- non contenere apparecchi elettrici o termici ad esclusione dell’apparecchio di ricarica che possano dar origine a scintille;
- apporre e far rispettare il divieto di fumare all’interno del locale e di usare fiamme libere.
La conduzione dei carrelli / regole per la circolazione
Di seguito vengono fornite, per punti, le istruzioni base da seguire per una guida corretta e sicura del carrello elevatore:
• Il muletto deve essere azionato esclusivamente dal posto di guida, anche per piccoli spostamenti, altrimenti si potrebbe incorrere nella perdita di controllo del mezzo.
• Il posto di guida deve essere utilizzato correttamente: a cabina chiusa o cintura di sicurezza allacciata. Tenere i piedi entro i limiti d’ ingombro prima di iniziare la marcia.
• La stabilità del carico deve essere verificata prima di iniziare le operazioni di sollevamento o di trasporto. E’ importante tenere ben presente la portata massima del mezzo in relazione alla distribuzione del carico, consultando la targa apposta sul mezzo stesso.
• Il carico deve essere trasportato sempre ed esclusivamente a forche abbassate ad un’altezza massima di 10-20 cm da terra, con montante inclinato all’indietro ed appoggiato al telaio reggi carico.
• A pieno carico è necessario procedere in retromarcia quando si deve affrontare una discesa, o anche in piano se il carico è particolarmente voluminoso da impedire la visibilità al conducente. Quando si affronta una salita procedere nella direzione del carico, facendosi eventualmente assistere da personale di terra se il volume della merce impedisce la visibilità del percorso.
• Marciando su di una rampa a vuoto è l’opposto: le forche devono essere sempre rivolte verso l’inizio rampa, sia in salita, andando quindi in retromarcia, che in discesa procedendo quindi a forche in avanti.
• La velocità dei carrelli nei luoghi di lavoro e in strada deve essere moderata in relazione alle condizioni dei corridoi e dei passaggi. Attenersi ai limiti indicati, limitando la velocità in particolar modo in curva, nei tratti sconnessi ed in quelli in pendenza in quanto il carrello elevatore non ha un’elevata stabilità.
• Le frenate devono essere eseguite con prontezza, ma dolcemente, evitando quelle brusche e incontrollabili che possono causare la caduta del carico. Diminuire per tempo la velocità del carrello, togliendo con progressione il piede dall’acceleratore e frenando quindi con sicura fermez za. Dove non specificato, l’invertitore di marcia non deve essere utilizzato come freno.
• Su strada con avvallamen ti o con altre asperità o irregolarità del terreno, usare la massima attenzione e precauzione, diminuendo anche la velocità.
• È vietato e molto pericoloso trasportare persone sul carrello elevatore o sollevarle sulle forche mediante una piattaforma o gabbia di lavoro, a meno che il carrello non sia stato omologato allo scopo e quindi soggetto alle visite periodiche da parte dell’Ente pubblico.
• Al termine del lavoro lasciare il carrello nella migliore condizione d’uso.
• Ricordare inoltre che valgono anche all’interno tutte le norme che regolano la circolazione dei veicoli all’esterno, sia per quanto riguarda l’attraversamento di incroci, la precedenza, l’obbligo di marciare sulla destra, ecc. sia per tutti gli altri suggerimenti tecnici e prudenziali. Valgono inoltre le regole della circolazione allegate.
L'accatastamento della merce
Ecco alcune semplici regole, ma fondamentali per lavorare in sicurezza, quando si procede al prelievo o alla deposizione della merce su scaffali o su cataste a terra.
L'ACCATASTAMENTO , dopo aver posizionato il carrello carico in prossimità dello scaffale, deve essere fatto con perizia ed accortezza. Le fasi principali sono le seguenti:
• Avvicinarsi allo scaffale con il carico in basso, retratto ed inclina to all’indietro;
• Fermarsi in posizione ed azionare il freno;
• Sollevare il carico poco oltre il livello dove si deve appoggiare il carico. Se necessario avvicinarsi lentamente alla catasta e far avanzare il gruppo mobile fin sopra il piano d’appoggio facendo attenzione a non urtare i carichi adiacenti;
• Quando il carico è completamente sopra al piano d’appoggio, raddrizzare le forche e appoggiarlo lentamente sulla base sottostante;
• Se il carico è appoggiato in modo stabile abbassare di poco le forche per staccarle dal carico e ritrarre il gruppo;
• Quando le forche sono libere, inclinare il sollevatore all’indietro e abbassare fin quasi a terra (15 cm circa) prima di ripartire.
IL PRELIEVO dei materiali richiede altrettanta attenzione e perizia.
• Avvicinarsi a forche abbassate allo scaffale o alla catasta;
• Da fermi, alzare le forche fino all’altezza desiderata;
• Traslare il gruppo mobile in avanti, infilare le forche ed alzare il carico fino a staccarlo leggermente dalla catasta;
• Estrarre il gruppo al di fuori della catasta ed inclinare le forche un poco verso l’altro prima di abbassare il tutto verso terra;
• Riprendere la marcia dopo aver inclinato le forche del tutto.
NON EFFETTUARE ACCATASTAMENTI SU PIANI INCLINATI o in zone non facilmente accessibili con il mezzo.
NON UTILIZZARE PALLETS DANNEGGIATI O DIFETTOSI e procedere ad avvisare del fatto il proprio superiore che deve tempestivamente far eliminare dalla zona il supporto in modo che non possa essere erroneamente utilizzato.
Distanziare le forche il più possibile in relazione alla base del carico da sollevare in modo da AVERE UN BARICENTRO PIÙ LARGO e quindi maggiore stabilità. Fare attenzione quando le forche sporgono al di là del carico.
RISPETTARE LA PORTATA MASSIMA di progetto, prevista per ogni struttura portante, che deve essere indicata da apposita segnaletica.
Prevedere L’ALTEZZA MASSIMA DELLE CATASTE in relazione alla tipologia del materiale. Nel caso di casse o pacchi è consigliato di non superare l’altezza di 4 m.
EVITARE DI APPOGGIARE le cataste o gli scaffali a pareti vetrate, apparecchiature elettriche, a sistemi antincendio o a impianti che abbisognano di adeguata ventilazione.
LA MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI
Come si è già osservato, l’attività principale di un magazzino all’ingrosso consiste in un continuo spostamento della merce. Prevalentemente, come abbiamo visto nel capitolo precedente, la movimentazione è effettuata con mezzi meccanici: i carrelli elevatori trasportano innanzitutto le palette o le casse “a e da” i ripiani dei diversi scaffali per i rifornimenti.
In un secondo momento, e in alcuni casi con l’uso di altri sollevatori vertica li ad agente mobile per i prelievi dall’alto, ci si trova nella necessità di effettuare un’ulteriore lavorazione che riguarda la predisposizione degli ordini per le consegne di rifornimento ai diversi punti vendita serviti dal magazzino stesso. In quest’ultimo caso vi è la necessità di intervenire con una frequente attività di presa manuale delle merci da parte degli operatori, per la predisposizione dei rolls.
In linea generale, la movimentazione manuale dei carichi può costituire un rischio per il nostro apparato muscolo-scheletrico in particolar modo nei seguenti casi:
- qualora i pesi da movimentare ripetutamente siano troppo pesanti (> di 25 kg per i maschi e > di 15 kg per le femmine) o eccessivamente ingombranti;
- qualora si debbano effettuare in posizioni scomode (ad es. in spazi ristretti, con torsioni o con la presa del carico troppo distante dal corpo);
- lo sforzo sia eccessivo (in relazione al peso del carico, alla frequenza della movimentazione e alla durata nel tempo dell’operazione);
- vi siano particolari fattori individuali che aumentano il rischio (ad es. inido neità fisica, abbigliamento non adatto, mancanza di formazione ed esecuzione di movimenti scorretti, ecc.).
Utilizzare al meglio i sistemi meccanici messi a disposizione, è un aiuto che diminuisce notevolmente lo sforzo fisico richiesto.
A tali aspetti preventivi si aggiunge quello dell’informazione e della formazione che permette di far conoscere come eseguire i movimenti necessari nella maniera meno dannosa per il corpo. Inoltre, per coloro che risultano esposti a livelli anche solo vicini al limite di rischio di danni per l’apparato muscolo scheletrico è obbligatorio intervenire con il controllo sanitario che, attraverso il medico competente incaricato, tiene in tal modo sotto controllo lo stato di salute dei lavoratori a rischio e ne attesta l’idoneità, con o senza prescrizioni, alla mansione. L’applicazione corretta e costante e l’uso integrato di tali aspetti ha come effetto certo quello di ridurre in modo importante il rischio che la movimentazione manuale dei carichi comporta per la salute dei lavoratori.
La valutazione del rischio da movimentazione manuale dei carichi
La valutazione del rischio di lavoratori esposti all’attività di movimentazione manuale di carichi va necessariamente preceduta da una analisi del lavoro per rilevarne e quantificarne, nel modo più attendibile, le caratteristiche tipo logiche, di durata e di frequenza degli stessi.
Individuati tali compiti si applicano le tecniche di valutazione che sono proposte da metodi derivati da linee guida internazionali e che tengono conto dei diversi riferimenti proposti.
A titolo esemplificativo si cita il metodo del NIOSH, che è un percorso che valuta esclusivamente le azioni di sollevamento (o abbassamento) di carichi e non invece azioni di trasporto con cammino o di tirare o di spingere. Esso peraltro offre il duplice vantaggio di essere stato sperimentato per oltre 10 anni negli USA e di rappresentare la base per standard europei in corso di avanzata elaborazione presso il CEN. Per valutare il rischio delle operazioni di spinta o traino vi sono altri metodi tecnici applicabili di analoga portata che vanno ad integrare l’analisi eseguita con il NIOSH.
Al fine di valutare obbiettivamente il rischio a cui erano e sono esposti i lavoratori utilizzati nei magazzini per la movimentazione manuale sono state eseguite fin dall'anno 1999 una serie di indagini che prendono a riferimento il metodo NIOSH che rappresenta uno standard previsto dall'attuale legislazione per la valutazione della movimentazione dei carichi con compiti sequenziali e frammisti tipici delle attività di magazzino.
Tali valutazioni hanno evidenziato come la situazione sia complessivamente accettabile e senza gravi rischi nei periodi di ordinario lavoro.
Alla luce di quanto è emerso, quale misura di ulteriore tutela, per i lavoratori dei magazzini è stato da tempo attivato il controllo sanitario dello stato del rachide.
STRESS CORRELATO AL LAVORO
Secondo l'Accordo Europeo dell'08 ottobre 2004 di cui si riporta il testo:
Lo stress è uno stato, che si accompagna a malessere e disfunzioni fisiche, psicologiche o sociali ed che consegue dal fatto che le persone non si sento no in grado di superare i gap rispetto alle richieste o alle attese nei loro confronti. L’individuo è capace di reagire alle pressioni a cui è sottoposto nel breve termine, e queste possono essere considerate positive (per lo sviluppo dell’individuo stesso –ndt), ma di fronte ad una esposizione prolungata a forti pressioni egli avverte grosse difficoltà di reazione. Inoltre, persone diverse possono reagire in modo diverso a situazioni simili e una stessa persona può, in momenti diversi della propria vita, reagire in maniera diversa a situazioni simili. Lo stress non è una malattia ma una esposizione prolungata allo stress può ridurre l’efficienza sul lavoro e causare problemi di salute. Lo stress indotto da fattori esterni all’ambiente di lavoro può condurre a cambiamenti nel comportamento e ridurre l’efficienza sul lavoro. Tutte le manifestazioni di stress sul lavoro non vanno considerate causate dal lavoro stesso. Lo stress da lavoro può essere causato da vari fattori quali il contenuto e l’organizzazione del lavoro, l’ambiente di lavoro, una comunicazione “povera”, ecc.
L’organizzazione dei punti vendita vede precise mansioni da un lato ed alcu ni spazi di discrezionalità di esecuzione dall’altro lato. Durante i corsi di formazione si invitano i lavoratori a mantenere un buon dialogo fra i medesimi e con la clientela e di comunicare qualsiasi problema e/o difficoltà di comprensione e/o lavorativa al proprio responsabile. Non vi sono forme di pressione per l’ottenimento di risultati bensì la condivisione con i preposti dei punti vendita stessi di traguardi raggiungibili a cui avvicinarsi.
Pertanto non vi sono forme di obbligatorietà di performance e/o livelli di vendita che possano mettere in stato d’ansia i lavoratori ed i preposti dei punti vendita. In caso di problematiche di comunicazione tali vengono risolte attraverso il dialogo fra i lavoratori, il loro preposto, gli area manager e la direzione del personale. Allo stato attuale delle relazioni sia sindacali, sia dirette fra la Direzione Aziendale, i preposti ed i lavoratori non si rilevano episodi di stress direttamente correlabili alle mansioni dei lavoratori medesimi in quanto, in caso di disagio, su loro stessa segnalazione e/o richiesta vengono utilizzati in mansioni più consone alle loro esigenze.
Rimane in ogni caso lo stress di un impegno lavorativo con orari da rispettare e mansioni da compiere con diligenza, data l’imponderabilità dello stato di stress di ciascuna persona presente nel punto vendita.
Vi è la raccomandazione ad ogni preposto sia di punto vendita che di reparto dei disagi evidenziati dai lavoratori dovuti allo stress e di comunicare tale fatto alla direzione aziendale affinchè il lavoratore possa ricevere adeguata assistenza.
RISCHIO DERIVANTE DALLO STATO DI GRAVIDANZA
ATTIVITA' DI MAGAZZINO
All’interno dei magazzini vi sono mansioni che possano esporre le lavoratrici in stato di gravidanza a gravi rischi diretti ed indiretti tali da compromettere la loro salute o la salute del nascituro. Dato che essendo presenti mansioni con prevalente postura in piedi e movimentazione dei carichi le lavoratrici, all’atto dell'annuncio della gravidanza richiedono lo stato di “gravidanza a rischio”. Nel caso in cui la lavoratrice richieda di poter continuare tale mansione fino all’ inizio convenzionale dell’assenza per gravidanza, vi è la raccomandazione che la medesima non si esponga a mansioni gravose. In maniera analoga vale per il ritorno al lavoro delle neo-mamme alle quali vengono riconosciuti ed attuati gli orari e le pause previste dalla specifica legislazione.
ATTIVITA' DI UFFICIO
All’interno degli uffici non vi sono mansioni che possano esporre le lavoratrici in stato di gravidanza a gravi rischi diretti ed indiretti tali da compromettere la loro salute o la salute del nascituro. Visto che non sono presenti mansioni con prevalente postura in piedi e movimentazione dei carichi le lavoratrici in stato di gravidanza possono espletare le loro mansioni impiegatizie fino all’inizio delle sospensioni obbligatorie previste dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro; in ogni caso, vi è la raccomandazione che le lavoratrici non si espongano a mansioni gravose. In maniera analoga vale per il ritorno al lavoro delle neo-mamme alle quali vengono riconosciuti ed attuati gli orari e le pause previste dalla specifica legislazione ti tutela delle madri lavoratrici.
RISCHIO DERIVANTE DALLA DIVERSITA' DI GENERE
In merito alla diversità di genere ovvero Femminile e Maschile, data la peculiarità della struttura aziendale e le mansioni a cui vengono destinati i lavoratori, non vi sono lavori di esclusiva pertinenza di un genere, ma la preferenza di un genere a svolgere tali mansioni. Il personale impiegatizio è prevalentemente femminile, mentre presso i magazzini il personale è prevalentemente maschile. Nei vari ambienti di lavoro non vi sono lavori ripetitivi nella medesima azione per l’arco della giornata, non sono inoltre presenti lavori e/o mansioni che prevedano di permanere e/o operare in ambienti umidi e/o bagnati se non per brevi periodi e con l’utilizzo degli appositi Dispositivi di Protezione Individuale.
Nell’ambito della struttura organizzativa non vi sono gerarchie di genere prefissate in quanti entrambi i sessi sono ben rappresentati in tutte le mansioni comprese quelle direttive. La Direzione Aziendale non tollera alcuna forma di discriminazione e e/o molestia di alcuna natura; tali principi sono ben evidenziati all’atto dell’assunzione e nell’ambito delle riunioni periodiche con i lavoratori ed i preposti.
RISCHIO DERIVANTE DALLA DIVERSITA' DI ETNIA, LINGUA, USANZE E TRADIZIONI
In funzione della territorialità dell’impresa, ed in funzione del fatto che la struttura organizzativa è al servizio sia di clientela diretta che dei punti vendita del gruppo di riferimento, vi è la necessità di potersi avvalere di personale , che provenga da una comune identità territoriale e storica che abbia in comune un' educazione di base legata all’impegno ed alla crescita sociale ed al rispetto delle diversità.
Cultura di base presente prevalentemente nelle aree dell’Europa centrale e presente nel mondo anglosassone. Pertanto si rende necessario potersi avvalere di personale affidabile, legato al territorio, per quanto immigrato. Allo stato attuale vi è la presenza di personale proveniente da regioni extra europee con piccole presenze di lavoratori provenienti dal Latino-america, nonché dall’Asia centrale in totale i lavoratori di provenienza estera si aggirano sul 1% del per sonale.
All’atto dell’assunzione vi è la sensibilità di accertare la capacità di comprensione e di espressione della lingua italiana nonché la predisposizione allo spirito di servizio che caratterizza il personale a contatto della clientela, tale selezione vale anche per il personale di madrelingua italiana, in merito ai lavoratori provenienti da altri paesi sia comunitari che extracomunitari, si privilegia l’assunzione di lavoratori ormai radicati nel territorio presenti in Italia da più e anni con una buona comprensione della lingua italiana nella sua espressione corrente. In tale maniera vi è la certezza che le disposizioni aziendali per la sicurezza e la salute siano correttamente recepite e possano cosi essere attuate anche dai lavoratori con diversa provenienza.
LAME E/O CORPI TAGLIENTI
Gli oggetti affilati, i coltelli e le taglierine utilizzati nei magazzini durante le attività, possono essere causa di infortuni. La maggior parte di questi possono essere evitati se si applicano le seguenti facili regole:
- Per l’apertura di imballi, utilizzare preferibilmente taglierine, estraendo solo un segmento di lama alla volta. Evitare l’uso di coltelli a lama lunga per tali operazioni.
- Per il taglio di alimenti, utilizzare coltelli a lama lunga adatti al caso specifico (pane, carne, formaggi, ecc.) e mantenerli con la lama ben affilata.
- La direzione del taglio deve essere parallela al petto in modo che la lama non venga trascinata verso il proprio corpo. L’altra mano, o parti di essa, non deve essere interposta tra l’oggetto da tagliare e quella che tiene l’utensile.
- Durante l’operazione fare attenzione anche all’ambiente circostante ed in particolar modo alla presenza o al passaggio di eventuali persone in modo da non rischiare di colpirle.
E’ inoltre obbligatorio non lasciare oggetti taglienti incustoditi e riporli nella loro custodia o far rientrare totalmente la lama, se estraibile, appena ultimato il lavoro.
Si evidenzia che anche eventuali frammenti di vetro possono essere estremamente pericolosi.
Occasionalmente le bottiglie possono rompersi durante la loro manipolazione e, se contengono bevande con gas e sono difettate, oppure per un eccessivo riscaldamento o perché subiscono degli urti, possono anche esplodere quando sono maneggiate.
Per questa ragione quando si tratta di bevande gassate, birra, vino o spumante si deve evitare il riscaldamento delle bottiglie ed usare la massima precisione durante il loro spostamento e posizionamento sugli scaffali, maneggiando le bottiglie in verticale e afferrandole, preferibilmente, “per il collo”.
CADUTE DALL'ALTO
Operazioni di accatastamento della merce sugli scaffali
Nel magazzino di vendita Cash & Carry lo scaffale di esposizione deve per- mettere al cliente di raggiungere facilmente anche il punto più alto per prelevare la merce che gli interessa. Nei punti vendita sono a disposizione idonei sgabelli o scalette basse a tre/quattro gradini per permettere ai lavoratori di raggiungere agevolmente il piano più alto degli scaffali ai fini del riassortimento e della pulizia del piano di esposizione.
Il lavoratore deve posizionarsi bene al centro dello sgabello e/o degli scalini ed in casi di manipolazione di merci ingombranti farsi passare le medesime dai colleghi.
È vietato utilizzare supporti diversi da quelli messi a disposizione nel punto vendita. Per raggiungere scaffali in attesa è quindi vietato utilizzare, scale diverse da quelle sopra citate, casse di plastica e/o metallo e/o legno, imbal li pieni, tavoli e/o tavolini, carrelli e/o qualsiasi altro suppellettile. È vietato arrampicarsi sugli scaffali.
Maggiori rischi si presentano nei supermercati organizzati come Cash & Carry, dove gli scaffali sono molto più alti e vengono utilizzati in modo diversificato: i due più bassi normalmente per la presa diretta da parte della clientela e quelli sovrastanti come magazzino di prima scorta per il cui rifornimento o avvicendamento è necessario utilizzare carrelli elevatori a motore. In tal caso è molto importante rispettare le regole di buona tecnica per un accatastamento corretto in quanto i pesi delle merci che possono eventualmente cadere sono tali da costituire un grave pericolo per le persone sottostanti. Bisogna tenere in considerazione che potrebbero verificarsi eventi, quali scosse di terremoto anche lievi, che un buon accatastamento può sostenere senza creare problemi.
In ogni caso è vietato arrampicarsi sugli scaffali, che comunque devono essere saldamente ancorati e fissati, a muro, a pavimento o tra loro, in modo da garantire la stabilità della struttura, ma utilizzare scale o appositi sgabelli per raggiungere le parti di altezza che interessano.
IL LAVORO ALLA CASSA CASH&CARRY
Il lavoro alla cassa può sottoporre le persone addette ai rischi posturali e di movimentazione dei carichi intesi come merci da rilevare mediante lettori di codici a barre portatili con la necessità di trasferire dal carrello di servizio al carrello di carico le merci del cliente.
Per prevenire eventuali disagi si raccomandano i seguenti comportamenti:
POSTURA: L'operatore/operatrice deve privilegiare la lettura dei codici a barra senza dover effettuare posture incongrue quali: l'accucciarsi, l'inginocchiarsi.
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI RISCHI: Evitare la movimentazione di carichi pesanti e/o ingombranti con peso superiore a 25 kg per gli uomini e 15 kg per le femmine. Non accumulare materiali, merci e confezioni varie troppo vicino ai piedi, lasciarsi lo spazio di movimento per non rischiare di inciampare.
PROVVEDERE ALLA PULIZIA di tutte le superfici in vista con straccio usa e getta impregnato di specifico detergente utilizzando gli appositi guanti, in caso di malfunzionamento di qualsiasi parte della cassa avvisare il responsabile del cash&carry.
REPARTO VERDURA E USO MACCHINARI TAGLIENTI

USO IN SICUREZZA DELLE ATTREZZATURE TAGLIENTI NELLO SCONFEZIONAMENTO E DISIMBALLO DI MERCI
Per togliere le merci dagli imballi e/o da eventuali confezioni di trasporto vi è la necessità di utilizzare strumenti taglienti quali il taglierino con lama sfilabile. Per il corretto utilizzo di tale utensile tagliente si raccomanda a tutti i lavoratori di utilizzarlo con la lama sporgente pochi millimetri e di effettuare il movimento di tagli allontanandosi dal corpo e/o dall'altro arto che tiene la confezione.
SCARPE ANTINFORTUNISTICHE
La specificità di lavoro nei magazzini, che vede un intenso uso di sistemi meccanici e manuali per la movimentazione delle merci, rende necessario avere una buona aderenza al suolo ed un adeguato sostegno del piede e della caviglia. Inoltre è importante anche dare un rinforzo superiore alla punta del piede in quanto il rischio di caduta di pesi sui piedi è possibile. E’ obbligatorio quindi indossare le scarpe fornite durante il lavoro nei magazzini.